domenica 23 agosto 2009

CEMENTIFICAZIONE DELLA PIANA DI MARCESINA


Marcesina, dista circa 20 Km da Enego, è situata a 1350 metri di quota, è inserita nelle zone di notevole interesse pubblico dal decreto ministeriale dei Beni Culturali e Ambientali (1 agosto 1985). Fa parte della rete natura 2000 che risponde alle direttive CEE 79/409 e 92/43, è zona SIC (Siti di Importanza Comunitaria) recepita con delibera della Giunta Regionale del Veneto (448 del 21.02.2003-IT3220036 Altopiano dei Sette Comuni ed è gravata di Uso Civico.
Nell'ambito dell'intesa fra Regione Veneto e Provincia Autonoma di Trento a favore dei Comuni transfrontalieri, che prevedeva finanziamenti di progetti nei settori dello sviluppo locale, della sanità, della cultura, dell'alta formazione, dell'istruzione e della formazione, delle infastrutture e reti di trasporto, quindi nei settori base per una inversione di marcia rispetto alla tendenza negativa attuale, l'Amministrazione di Enego è riuscita ad ottenere un finanziamento di 3.250.000 euro destinandolo quasi esclusivamente a Marcesina, con un progetto che rovinerà la parte più bella e conservata del suo territorio.
In pratica c'è l'intenzione di urbanizzare la Piana, distruggendo quindi quel che resta di importante dal punto di vista ambientale di Enego.
Parte preponderante del finanziamento di 3.250.000 euro verrà utilizzata per realizzare nove aree di sosta per circa 900 autovetture, 50 piazzole per camper con relativi scarichi, focolari, tavoli e servizi igienici di supporto al pic-nic e relative strade di accesso. L'area sarà dotata di parchimetri a pagamento. Il tutto occuperà un'area di 33.600 mq, più le strade di accesso. Il tutto con studi abbozzati ma da approfondire sui flussi di traffico, sui costi di gestione, sull'incidenza degli scarichi di depurazione, sull'incidenza del periodo di disgelo sulle strutture.
Il tutto stravolgendo una zona SIC, senza preoccuparsi dei danni che verranno portati alla falda acquifera, che fornisce al sottostante Valbrenta alla flora e alla fauna, e all'aumento delle emissioni causate dalle automobili alla faccia del protocollo di Kyoto, senza tener conto invece, che sarebbe possibile un altro tipo di valorizzazione della Piana di Marcesina dal punto di vista naturalistico, ambientale e archeologico.

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