mercoledì 25 novembre 2009

ARIA CITTA' ITALIANE ANCORA MALATA E A BASSANO?


Questo breve articolo dell'ANSA rivela che l'aria delle città italiane è ancora malata e che l'inquinamento continua a far ammalare e morire.

Com'è e come sarà la situazione a Bassano del Grappa, sopratutto lungo la statale 47 vista l'apertura di continui centri commerciali?



(ANSA) - ROMA, 25 NOV - Sempre malata. Talvolta letale. E' l'aria che respirano milioni di italiani nelle maggiori citta' della Penisola. Dopo anni di allarmi e di multe delle autorita' Ue, in Italia di inquinamento ci si continua ad ammalare e a morire. E' la foto scattata da EpiAir-Inquinamento atmosferico e salute, sugli effetti a breve termine di Pm10, NO2 e ozono nel periodo 2001-2005 in 10 citta' italiane.

lunedì 16 novembre 2009

PEDEMONTANA: CHE MACELLO


Allora, sembra che vogliano farla sul serio la Pedemontana, anzi l'Autostrada. Ma su queste cose hanno sempre fatto sul serio.

Vogliono fare un bel macello, fare tanti soldi sfruttando la natura e l'ambiente che è di tutti. L'aria non è di nessuno, quindi è loro. La terra e il sottosuolo, le falde acquifere, le piante e gli animali non hanno partiti che li proteggono, né TV private, né santi in Parlamento. Quindi., giù che è tardi. E' una vecchia storia, lo sapevano già Toro Seduto e Cavallo Pazzo ai tempi della Grande Prateria. Solo che questa volta non è per il 'progresso' ma per la 'palanca'. "E' lo 'sviluppo', baby".
Tutti saranno contenti, leghisti, berlusconiani, e anche il PD che per la maggior parte non l'ha osteggiata ma anzi l'ha voluta. Quelli che vogliono cambiare l'Italia e il Veneto!
Gli unici che ben presto si accorgeranno di cosa si tratta saranno i cittadini dove questa strada passerà. Cemento, asfalto, ancora asfalto e cemento. Gas di scarico, rumore, inquinamento, traffico. Altro che Copenhagen e Kyoto.
Altro che 'sviluppo sostenibile'! Altro che salvare il Pianeta. Quello è secondario, l'importante è salvare le tasche dei soliti. C'è la crisi, che poi è provocata proprio anche dall'esaurimento delle risorse naturali.

lunedì 9 novembre 2009

MOBILITIAMOCI CONTRO LA PRIVATIZZAZIONE DELL'ACQUA



Campagna nazionale "SALVA L’ACQUA"

Importante iniziativa contro le nuove norme del governo che privatizzano l'acqua.

Il Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua lancia una campagna contro i recenti provvedimenti governativi volti alla privatizzazione dell’acqua



Con un decreto del 10 settembre scorso (D.L. 135/09, Art. 15) il Governo regala l’acqua ai privati: sottrae ai cittadini l’acqua potabile, il bene più prezioso, per consegnarlo, a partire dal 2011, agli interessi delle grandi multinazionali e farne un nuovo business per i privati.
Entro il prossimo 24 novembre, il decreto che privatizza l’acqua potrebbe diventare legge.
Si tratta della definitiva mercificazione di un bene essenziale alla vita

Si tratta della definitiva consegna al mercato di un diritto umano universale
Si tratta di un provvedimento inaccettabile!
IMPEDIAMOLO !
FIRMA L’APPELLO ON-LINE: CAMPAGNA NAZIONALE “SALVA L’ACQUA” - IL GOVERNO PRIVATIZZA L’ ACQUA!

10 Novembre mailbombing su componenti Commissione Affari Costituzionali della Camera dei Deputati

Il Senato, il 04 Novembre, ha approvato l’Art.15 del DL 135/09.
Tale provvedimento approderà alla Commissione Affari Costituzionali della Camera dei Deputati il 10 Novembre.
Se convertito in legge, il DL 135/09, sottrarrà ai cittadini ed alla sovranità delle Regioni e dei Comuni l’acqua potabile di rubinetto.
Noi pensiamo che sia un epilogo da scongiurare, sia per un concetto inviolabile che annovera l’acqua come un diritto universale e non come merce, ma anche per le ripercussioni disastrose che una privatizzazione potrebbe generare sui cittadini in funzione della crescita delle tariffe.
Pertanto, alla luce di quanto sopra, della conclusione dell’esame presso il Senato e in previsione della discussione di tale provvedimento alla Camera dei Deputati (inizio previsto per il 16 Novembre),
chiediamo ai Deputati della Commissione Affari Costituzionali

- di esprimersi per il ritiro delle nuove norme che privatizzano l’acqua;

- di sostenere gli emendamenti finalizzati ad escludere il servizio idrico dai servizi pubblici locali di rilevanza economica;

- di sostenere, nel corso del dibattito in Assemblea al Senato, le proposte avanzate dal Forum italiano dei Movimenti per l’Acqua.

Affinchè il mailbombing sortisca effetto, è importante che l’invio delle mail sia realizzato contemporaneamente dal maggior numero di persone possibili, pertanto

concentriamoci tutti sulla giornata di martedì 10 Novembre
Accedi qui per scaricare il testo della mail e l’indirizzario a cui inviarla




Protesta contro questa decisione del Governo tramite interlocuzioni con i parlamentari ed invio di e-mail al Ministro dell’Ambiente, ai vari Ministri e parlamentari.

Chiedi al tuo Consiglio Comunale di prendere posizione contro questo decreto che dichiara l’acqua potabile una merce ed avvia una campagna - anche attraverso una raccolta di firme - per impegnare il consiglio comunale ad inserire nello Statuto Comunale il riconoscimento che l’acqua è “un bene comune e un diritto umano universale” e che il servizio idrico è “un servizio privo di rilevanza economica” da gestire in forma pubblica e con la partecipazione delle comunità locali. ---> Scarica la petizione popolare contro l’Artt. 15 e 23 bis e organizza banchetti di raccolta firme

Sostieni le azioni proposte dal Forum italiano dei Movimenti per l’acqua per chiedere al Parlamento ed al Governo il ritiro delle nuove norme.

Per approfondimenti vai al sito http://www.acquabenecomune.org/

domenica 1 novembre 2009

PEDEMONTANA: INQUINAMENTO E CEMENTIFICAZIONE AVANTI TUTTA


Parafrasando il titolo di un articolo apparso su un quotidiano locale, possiamo ben definire quale sarà il futuro per chi abita nel territorio bassanese con la costruzione dell'Autostrada Pedemontana ormai in fase di avvio: aumento del traffico,inquinamento da polveri sottili e acustico, distruzione del territorio ecc.

Questa opera così come è stata progettata non è al servizio del territorio ma dei flussi commerciali e dei Tir che porteranno il loro carico di inquinamento nel nostro martoriato territorio già molto trafficato.

Che non sia al servizio del territorio lo dimostrano le affermazioni del presidente provinciale dell'Ordine degli Ingegneri Antonio Schillaci: "Ogni volta che si realizza un'opera ci sono interessi locali che si trovano a soffrire e interessi generali che sono superiori a quelli locali", con buona pace del federalismo tanto decantato da alcune forze politiche.

Purtroppo, gli interessi generali sono di quelli che continuano a portare avanti a tutti i costi questo modello di sviluppo che ha fatto sì che il Veneto sia una regione dove esiste un piano casa continuo e un'incessante costruzione di opere stradali che sta cementificando senza sosta tutto il territorio, con le conseguenze che tutti vediamo e alla faccia dei problemi ambientali che stanno causando anche a livello locale i cambiamenti climatici.