domenica 16 maggio 2010

SVEG-BEYFIN: SPERIAMO BENE!


Questo è un articolo del Giornale di Vicenza sul comunicato che la Giunta comunale di Rosà ha rivolto alla popolazione sul rischio della Sveg-Beyfin, con suggerimenti e informazioni per potersi proteggere.

La Giunta comunale di Rosà informerà la popolazione sul rischio derivante dalla ditta Sveg-Beyfin di Bassano del Grappa, che si trova ai confini con la frazione di Rosatese di Travettore. Si tratta di un'informazione che risponde alla normativa Seveso, in materia di sicurezza ambientale.
Si tratta di informazioni sui rischi d'incidente rilevante legati alla presenza di un'attività industriale presente sul territorio.
Per incidente rilevante s'intende un evento che può comportare emissione di sostanze tossiche, incendio o esplosione di grande entità, dovuto a sviluppi incontrollati che si verificano durante l'attività dello stabilimento e che dia luogo ad un pericolo grave per la salute umana, l'ambiente e in cui intervengano una o più sostanze pericolose. La ditta Beyfin spa ha dichiarato l'uso di gas di petrolio liquefatto ed è classificato come industria a rischio di incidente rilevante.
Con questo fascicolo si vuole portare a conoscenza della popolazione le misure di sicurezza e le norme di comportamento da seguire.
Lo scopo non è quello di generare preoccupazione, quanto di diffondere il più possibile informazioni atte a difendersi da rischi potenziali che seppur ridotti da azioni di prevenzione della sicurezza, esistono.
Fughe di GPL si sono già verificate: la presenza del deposito in un'area densamente abitata è un pericolo costante.

Facciamo gli scongiuri e speriamo bene.

1 commento:

  1. Non basta sperare bene.
    Dobbiamo far sentire la nostra voce e dire che devono andarsene in una zona più sicura.

    Perchè hanno messo tutto quel potenziale esplosivo in mezzo alle nostre case.

    Il centro abitato di Travettore con famiglie, scuole, chiesa, asilo è così vicino da essere cancellato in caso di incidente.
    La superstrada/autostrada è a 10 metri.

    Come posiamo tollerare una cosa del genere?

    Sperare bene non basta.
    Dobbiamo insistere che se ne vadano in aperta campagna lontano da case e famiglie.

    Noi residenti nelle vicinanze abbiamo una costante paura ma nessuno ci aiuta.
    Chi anni fà ha firmato il consenso non può dormire sogni tranquilli.

    Aiutateci!

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